Nel corso dell’incontro della Commissione per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni
“Le Regioni e le Province autonome chiederanno al Governo una maggiore interlocuzione per poter essere informate e partecipare alle decisioni sulla definizione delle scelte mirate alla digitalizzazione del Paese per l’assegnazione dei finanziamenti e per poter fruire pienamente delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, nonché una maggiore attenzione sul percorso dello sviluppo del processo di digitalizzazione rispetto al quale le realtà locali sono pronte”.
Lo ha anticipato l’assessore regionale al Patrimonio e Sistemi informativi Sebastiano Callari a conclusione dell’incontro di ieri, svoltosi in videoconferenza, della Commissione per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni.
Callari, a tale proposito, ha annunciato che sottoporrà la questione al presidente della Conferenza delle Regioni, il Governatore Massimiliano Fedriga, affinché se ne faccia portavoce presso il Governo.
Callari ha evidenziato che alle Regioni e Province autonome non è stata ancora precisata dal Governo la destinazione delle somme derivanti dai risparmi e dalle economie delle gare per la digitalizzazione delle cosiddette aree ‘bianche’, i fondi Fsc.
“La richiesta che sottoporremo al Governo – spiega Callari – sarà orientata a sapere se tali fondi saranno ancora destinati alle Regioni o se saranno incamerati dallo Stato nel suo Piano, senza favorirne l’utilizzo nel settore per il completamento del percorso di digitalizzazione del Paese”.
La Commissione, ha aggiunto l’assessore, solleciterà per questo un incontro con i ministri competenti: Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico e Vittorio Colao all’Innovazione tecnologica e transizione digitale.
Inoltre, ha proseguito Callari, è appena stato predisposto dal Governo il bando di gara per il Piano aree grigie, che prevede 15 lotti per la distribuzione delle risorse. “Alle Regioni e Provincie autonome – puntualizza – non è però ancora dato saper quali sono le aree che ne saranno coinvolte: ciò rende impossibile un’adeguata programmazione degli interventi e dei progetti da parte delle amministrazioni del territorio”.
Un piano, lamenta infine l’assessore, che “è passato sopra alla testa delle Regioni, ancora una volta nemmeno consultate”. ARC/CM/ma
Fonte: Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
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Martedì, 25 Gennaio 2022