I distretti del commercio sono una delle novità introdotte dalla legge 3 del 2021, la SviluppoImpresa. La Regione, si legge nell’articolato, «riconosce il commercio come fattore strategico di sviluppo economico sostenibile, di coesione e crescita sociale, di mezzo per la valorizzazione delle risorse del territorio» e per questo «favorisce l’individuazione da parte dei Comuni, singoli o associati in caso di attività commerciali di rilevanza socio-economica per più Comuni, di Distretti del commercio», identificati «quali ambiti territoriali di aggregazione tra imprese, formazioni sociali e soggetti interessati a livello locale».
Con queste premesse, Confcommercio e Anci del Friuli Venezia Giulia, con i presidenti Giovanni Da Pozzo e Dorino Favot, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per un impegno condiviso di collaborazione e consulenza per la costituzione di questi Distretti. Nel dettaglio, Confcommercio Fvg avvierà tra l’altro un osservatorio permanente per lo sviluppo di una strategia comune integrata sul tema dei Distretti del commercio e della rigenerazione urbana finalizzata al settore del terziario e condividerà una strategia di sviluppo sinergica fra i singoli Distretti, mentre Anci Fvg attiverà attività di informazione e di formazione destinate agli amministratori locali, ai dipendenti dei Comuni, agli organi dirigenziali e ai funzionari di Confcommercio Fvg, «al fine di creare una cultura condivisa sui temi delle politiche di sviluppo locale e territoriale integrato e accompagnare le amministrazioni locali alla definizione di efficaci politiche di rilancio economico di area vasta, con particolare attenzione ai settori del commercio, del turismo e del terziario».
I Distretti, sottolinea il presidente Da Pozzo, rappresentano «uno strumento importante contro la desertificazione e per la rivitalizzazione dei centri abitati delle nostri città, dei piccolo comuni e dei borghi che caratterizzano il territorio del Fvg, offrendo una prospettiva di rilancio al settore del commercio, in particolare quello di vicinato».
«L’accordo sottoscritto – osserva Favot – costituisce, da un lato un’ulteriore conferma dell’importante collaborazione con Confcommercio e dall’altro la validità della norma regionale in un’ottica di sviluppo locale. I distretti del commercio, infatti, porteranno indubbi vantaggi per tutte le comunità coinvolte in termini di infrastrutture, di rilancio delle economie locali e di riscoperta delle relazioni sociali».
L’accordo, conclude l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini, «va nella direzione auspicata per agevolare l’istituzione dei Distretti del commercio: strumenti per rivitalizzare i centri abitati delle città, dei Comuni ma anche dei piccoli borghi offrendo una prospettiva di rilancio al comparto oltre che per attuare azioni di rigenerazione urbana e di sostegno alla micro e piccola impresa delle nostre città. Il protocollo suggella quel gioco di squadra che fin dall’inizio ha caratterizzato la legislatura: vedere che le associazioni di categoria si mettono a disposizione delle amministrazioni comunali è una grande soddisfazione per un percorso che è stato avviato e che già sta dando una risposta importante».